Location
Bernardone
Nocchi - Toscana
Ricavato dal restauro di un antico frantoio nel pieno rispetto dell’architettura originale, il Ristorante B&B Bernardone nacque come piccolo ristoro per chi percorreva la via Provinciale verso Lucca...
VIA VITTORIO EMANUELE II, 179 VILLA SAN GIOVANNI
tel. +390965759867 +39 3204445970
di: GIOVANNI BEVACQUA - +39 3204445970
Una cerimonia civile in spiaggia al tramonto con la cornice delle isole Eolie o in una location unconventional in catering, cucina mediterranea in show coking che garantisce l’alta qualità della materia prima, prodotti a km 0, servizio in sala di eccellenza all’italiana con cloche, attenzione nella presentazione dei piatti, servizio sommelier con una cantina selezionata di etichette italiane ed internazionali, una villa sul mare, una dimora storica come castelli o borghi in esclusiva per tutto il giorno, una realtà di ristorazione e catering di altissimo livello a Milano che ci consente di essere una realtà su tutto il territorio nazionale….questo significa scegliere Villa Chiringuito Restaurant & Banqueting per il proprio giorno più bello!
Inglese, francese, tedesco, arabo. spagnolo
Italia
si
Si
Direttore, event planner. chef, sommelier, maitre
250
sì
sì
camera per gli sposi
256
4.8
20
9
Sushi e sashimi Calabria made
Risotto Cigar Room
Jack Rice
Tortelli al trionfo di tartufi
Tagliata a vista di pesce spada con insalata esotica
Carpaccio di tonno su sale dell’Himalaya
Polpo alla griglia con ‘nduja e miele di bergamotto, su misticanza siciliana
Gamberoni di Mazzara in pasta kataifi con maionese al bergamotto
Cono con spuma di banana, caviale e vodka
Cannolo siciliano scomposto
Ricciola alla griglia con mozzarella di bufala croccante, salsa di datterini bruciati e melanzane al cartoccio
Spaghetti alla bottarga di tonno rosso del Mediterraneo
Magnum di ricciola con crema di annone, gelato al gorgonzola su salsa di Campari
Pescespada, tonno, gamberi, scampi, ricciola, frutti di mare, bergamotto, annona, nduja, agrumi, caciocavallo di Ciminà, pistacchio, mandorle
Cigar room / Jack rice / cono con caviale
Cigar Room un abbinamento tra food e distillati che uniscono gli elementi presenti in un salotto di degustazione
Greco di Bianco dell’area grecanica con lavorazione tradizionale
Iuzzolini
Librandi
Ceraudo
Territorio e nazionali
Ceraudo
Si
Si
Si
Si
Si
Gelato, granite. crepes
Antipasti | Primo/i | Secondo/i | Contorno/i | Dolci | Frutta | Vini | Prezzo |
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5 antipasti a buffet | 2 primi | 1 secondo | 1 contorno | buffet dolci | buffet frutta | vini | 120,00 |
6 antipasti a buffet | 2 primi | 1 secondo | 1 contorno | buffet dolci | buffet frutta | vini | 130,00 |
7 antipasti a buffet | 2 primi | 1 secondo | 1 contorno | buffet dolci | buffet frutta | vini | 140,00 |
Bus, aereo, treno ,nave
Aeroporto | Distanza dalla Location - km |
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Aereoporto di Reggio Calabria | 23 |
Aereoporto Internazionale di Lamezia Terme | 120 |
Aereoporto Internazionale di Catania | 122 |
Stazione Ferroviaria | Distanza - km |
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Stazione Ferroviaria Villa San Giovanni | 3.8 |
Stazione Ferroviaria Reggio Calabria | 20 |
Porto | Distanza dalla Location - km |
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Reggio Calabria | 16 |
Villa San Giovanni | 3.7 |
Messina | 13 |
sì
sì
sì
filodiffusione
sì
sì
4
2
si
no
no
sì
Luogo di Culto | Distanza - km |
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chiesa dello Spirito Santo Scilla | 8,5 |
Chiesa di Portosalvo | 1 |
Duomo di Reggio Calabria | 19 |
abbiamo su richiesta un assistenza di wedding tourism specializzato
we have on request a specialized wedding tourism assistance
Si
tavoli, sedie, tovagliato, mise en place completa, divani, lanterne, attrezzatura per centrotavola
sedia chiavarina in policarbonato trasparente
Modello igloo
trasparenze e mare, country, vintage, chic (dipende dalla location)
bianco altri colori su richiesta
Sala | Dimensione | Aria Condizionata |
---|---|---|
White | 300 mq | si |
Terrazza | 100 mq | si |
Totale | 3000 mq | |
Giardino | 500 mq | |
spiaggia, terrazza, giardino
chiese
spiaggia, terrazza, giardino
spiaggia, terrazza, giardino
sala panoramica
terrazza e giardino
La ceramica a Seminara ha origini antichissime, discende probabilmente dalle ceramiche della Magna Grecia. È intrinsecamente legata a alla cultura delle maschere teatrali dell’antica Grecia con i suoi significati catartici. Sono altresì fondamentali i legami con la cultura millenaria della satira contro il potere, del mito di Prometeo e con le tradizioni religiose e mistiche legate al mondo della natura. Tradizionalmente per cuocere la ceramica venivano usati i grandi forni a legna e a sanza (residuo della spremitura delle olive) che un tempo venivano utilizzati anche per la produzione di materiale edile come mattoni, tegole, fumaioli. Le tecniche di invetriatura sono rimaste quelle tipiche medioevali, esclusivamente su ingobbio a decorazione spesso graffita e con successiva verniciatura ad ossido di piombo. I colori tradizionali sono quelli preparati con l’apposita macina, mescolando il piombo cotto in una piccola fornace con gli ossidi metallici a base di rame per il verde, di ferro per il giallo, di manganese per il marrone, ai quali si aggiunge il pigmento noto come blu Sevres.
La Calabria è un vero e proprio scrigno di tesori tessili tutti da scoprire ripercorrendo le tappe della storia e della tradizione dell’antica arte della tessitura locale le cui tecniche e i cui disegni sono stati tramandati nel corso del tempo di generazione in generazione e vengono ancora oggi riprodotti artigianalmente utilizzando gli splendidi telai manuali che a lungo hanno adornato le case di tantissime famiglie calabresi. Quella della tessitura calabrese è una tradizione lunghissima che affonda, probabilmente, le proprie radici sin dall’epoca della cultura Enotria, risalente al XV secolo a.C., basti pensare che nella zona della piana di Sibari, in Località Timpone della Motta, sono stati rinvenuti antichi pesi enotri provenienti dalla “Casa delle Tessitrici”. Fu nel corso del tempo, con il succedersi di migrazioni e dominazioni, che l’antica arte della tessitura calabrese cominciò ad assumere i connotati che ancora oggi la contraddistinguono. Ed in particolare furono i continui scambi con la cultura araba e bizantina a permettere alle donne calabresi di acquisire nuovi stili grafici e nuove tecniche di tessitura ancora rinvenibili nei lavori tradizionali realizzati ai giorni nostri. A lungo la tessitura è stata un elemento particolarmente rappresentativo della cultura calabrese. Basti pensare che quasi in ogni casa era presente un telaio con il quale si realizzavano manufatti utili nella vita quotidiana o da tenere da parte per il corredo delle spose. Il telaio stesso veniva spesso incluso nella dote delle giovani donne e non era raro che fosse il fidanzato stesso l’artigiano che lo costruiva per offrirlo alla futura sposa.
La massima espressione dell’artigianato maschile è rappresentata dalla cosiddetta “arte dei pastori”, ovvero quella dell’intaglio del legno. Durante le soste tra le montagne, dove accompagnavano il gregge al pascolo, i pastori si dedicavano alla costruzione dei vari manufatti, dando vita in tal modo a questa caratteristica forma di artigianato. I prodotti sono molteplici, tutti legati alle attività agro-pastorali: dai collari degli ovini, ta cuddhària, ai bastoni, distinti tra quelli dritti, i raddhìa, e quelli ricurvi, le capìnte; i timbri per dolci, i plumìa, gli stampi per formaggi, le musulupàre, così denominate dal musulùpu, uno squisito formaggio tipico a base di latte di pecora e capra. Ed ancora il nappo, il caratteristico recipiente adoperato come unità di misura per la farina; le bellissime pipe in radica, che in passato hanno alimentato una industria alquanto fiorente; i flauti, i sulàvria, costruiti con le canne, che anticamente venivano suonati tra i boschi per tenere lontani i lupi e gli immancabili “spiriti”, assieme alla stessa ceramèddha, la zampogna, divenuta compagna insostituibile in ogni momento della vita sociale del mondo grecocalabro, la cui sacca viene realizzata con il ventre delle capre. Tra gli strumenti musicali ricordiamo il tamburello, realizzato con un cerchio di legno che trattiene un disco costituito da una pelle di capra o di gatto selvatico. Tra questi due elementi vengono incardinati dei dischetti di latta che vibrano alla percussione dello strumento.
Il bergamotto è un agrume profumato che, per motivi misteriosi e sconosciuti, cresce solo lungo la costa jonica, nell’estremo Sud della Provincia di Reggio Calabria. Coltivato dalle nostre genti con sapienza contadina, forse arrivato con i colorati giardini di agrumi degli arabi, il bergamotto rinnova di generazione in generazione il magico patto che lo lega ad un luogo ed al suo clima. E’ una coltura millenaria, oggi alla base delle più raffinate produzioni profumiere, gastronomiche e artigianali. Il Bergamondo è una finestra aperta su questo mondo magico nel quale l’incanto dei sensi incontra una cultura antichissima, il sapere degli artigiani conserva nel tempo i profumi del frutto ed i colori della terra, l’equilibrio e la sapienza creativa distillano delicatezze gastronomiche ed irripetibili flagranze cosmetiche. La lavorazione della buccia riversa del bergamotto La lavorazione della buccia riversa del bergamotto ha radici molto antiche nella cultura contadina della Calabria Greca. E’ una tecnica che richiede pazienza e maestria per ricavare e modellare dalla buccia dell’agrume oggetti di semplice ed antica bellezza che mantengono intatto il magnifico profumo del frutto. L’antica tabacchiera da fiuto Nel XIX secolo era di grandissima moda la produzione di tabacchiere con ogni tipo di foggia e di materiale. Destinate a contenere il tabacco da pipa o da fiuto, le tabacchiere erano ben presenti anche nel mondo contadino. La tabacchiera in buccia riversa di bergamotto è un piccolo capolavoro della cultura popolare calabrese quasi dimenticato sino a qualche anno addietro. Si deve alla paziente opera di ricerca e di recupero di un Parroco di Varapodio, Don De Masi, se questo grazioso oggetto ritorna ad essere conosciuto e diffuso. Gli originali cofanetti di bergamotto Gli originali e profumati cofanetti sono un piccolo capolavoro della produzione artigianale calabrese realizzati nel Laboratorio Bergarte di Varapodio che, attraverso una paziente opera di ricerca, ha recuperato le antiche tecniche per la lavorazione della buccia riversa di bergamotto. Questi cofanetti, che conservano nel tempo gli aromi del frutto ed i colori della terra, possono essere utilizzati come piccolo portagioie, come porta caramelle o per qualsiasi altro oggetto al quale vogliate dare una profumata ospitalità.
Bergamotto ed agrumi
Il Caciocavallo di Ciminà
Peperoncino
tonno
Pesce Spada
Olive ed olio
salumi
Vino Bivongi Tra i vini più giovani della Calabria ad ottenere il riconoscimento internazionale, il vino Bivongi ha ottenuto la classificazione Doc da parte dell’Unione Europea solo nel 1996. Questo vino si produce sul versante orientale della Catena delle Serre, nella bassa valle del torrente Stilaro, a ridosso dei comuni di Bivongi, Caulonia, Monasterace, Riace e Stilo nella provincia di Reggio Calabria, e nel comune di Guardavalle sito nella provincia di Catanzaro. Il Bivongi è un vino Doc relativamente leggero in quanto a gradazione alcolica totale, che varia dai 10% ottenuta nella tipologia bianco, fino ai 12,5% massimi raggiunti dal rosso Riserva.
Vino Cirò Primo vino calabrese ad ottenere il riconoscimento Doc dall’Unione Europea, il vino Cirò è il più antico prodotto in Calabria, diretto discendente del famoso Krimisa, vino prodotto sulla fascia ionica dagli antichi popoli achei. Il vino Cirò Doc è in sostanza un monovitigno più che un uvaggio, prodotto cioè al 95% da uva della tipologia Gaglioppo, e per la restante parte da uve tipo Greco Bianco e Trebbiano Toscano. I vitigni utilizzati sono in massima parte coltivati sui terreni aspri e siccitosi della provincia di Crotone, tra i comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli, Melissa e Rocca di Neto, che forniscono alle uve coltivate una particolare corposità delle bacche, con un colore molto scuro e buccia assai carnosa.
Vino Greco di Bianco Vino passito dotato di eccezionali finezze organolettiche, con la rara caratteristica di presentare un’elevata quantità naturale di alcool in armonia con l’acidità reale, il Greco di Bianco è un ottimo vino prodotto con vitigni nati nel paese di Bianco. L’area di produzione è dunque da inquadrarsi sul litorale ionico della provincia di Reggio Calabria, poco più sud della Locride. Tra i vini più antichi d’Italia, di certo quello di cui si abbia la più antica testimonianza storica, il Greco di Bianco ha ottenuto il riconoscimento Doc solo nel 1980.
Museo Nazionale della Magna Grecia
20
Scilla e Chianalea
7.3
Duomo di Reggio Calabria
25
Parco nazionale d’Aspromonte
30
Canoa, vela, kitesurk, windsurf, equitazione, parapendio, escursionismo, sci, immersione, canyoning
Dipartimento tusismo